Progetto: il fascino della scoperta

IL FASCINO DELLA SCOPERTA

Il progetto che abbiamo chiamato “Il fascino della scoperta” nasce dalla consapevolezza che la Basilicata si distingue, nell’ambito del panorama culturale italiano, per la ricchezza e l’unicità delle testimonianze storiche, artistiche e culturali, inserite in un contesto ambientale e paesaggistico ancora intatto e di particolare bellezza. Ne sono testimonianza le numerose Chiese, i Castelli, i centri storici, i Musei, i Siti archeologici, frequentati da studiosi, appassionati e turisti provenienti da tutto il mondo e forse non abbastanza conosciuti e valorizzati da noi lucani.

Auser Basilicata ha inteso stimolare la conoscenza di questo inestimabile patrimonio nei bambini-ragazzi realizzando quel processo di integrazione intergenerazionale che è alla base della propria mission con la creazione di nuovi luoghi di incontro fra generazioni, dove l’educazione non formale funga da agente innovatore della relazione sociale e solidale fra nuove generazioni e volontariato della Terza Età.

Attraverso la realizzazione di percorsi ludico\didattici ci rivolgiamo ai bambini delle scuole primarie, ma anche alle varie agenzie – educative, culturali e turistiche – scegliendo l’archeologia e il museo come strumento privilegiato per costruire o approfondire un percorso di conoscenza della propria storia e del proprio ambiente, al fine di far crescere nelle nuove generazioni la voglia di conoscenza delle radici storico-culturali e di contribuire alla crescita sociale e culturale della comunità cui si appartiene.

L’aspetto più interessante e innovativo del progetto risiede nel percorso metodologico adottato volto a promuovere la didattica museale come elemento integrato con le diverse strategie di insegnamento: il museo considerato come luogo deputato a conservare le tracce di civiltà scomparse o sopravvissute alla storia e a testimoniare l’umana creatività.

Spesso la visita al museo stanca il visitatore “bambino”, che è posto di fronte a una sovrabbondanza di reperti che dopo un po’ non più in grado di distinguere ed interpretare anche perché il patrimonio artistico è quasi sempre organizzato secondo modelli validi solo per gli adulti.

La didattica museale, invece, può produrre apprendimenti che restano nel repertorio culturale, a patto che venga collegata ad attività, interessi e percorsi intellettuali già in atto nel fruitore del museo: non esperienza isolata, evento occasionale, quindi, ma elemento di un processo conoscitivo e formativo. Occorre passare, pertanto, da una posizione consumistica del museo ad una fruizione didatticamente impostata. Una fruizione museale che non solo provochi emozioni, ma che soprattutto consenta di attivare esperienze cognitive complesse.

In altre parole, la metodologia proposta è volta a creare una competenza del fruitore, che sia in sé un elemento culturale forte, capace di integrarsi in una formazione complessa.

La sperimentazione del presente progetto, inoltre, può determinare l’individuazione di percorsi didattici “testati” dai bambini, reiterabili sia a fini didattici che turistici ed applicabili ad altre realtà e tematiche.

I bambini che incontrano il patrimonio storico-culturale hanno modo di scoprire la loro città, di “toccare” le testimonianze storiche, di diventare curiosi e bravi osservatori della realtà circostante, forse un domani potrebbero diventare cittadini più consapevoli delle grandi risorse territoriali di cui dispongono e forse più coscienti e rispettosi dei “patrimoni collettivi”. I bambini sono, infatti, una grande risorsa per il domani e la trasmissione delle testimonianze storico-artistiche ai “più giovani” significa per una collettività non perdere la propria memoria storica, ma anzi farla rivivere attraverso le loro emozioni.

Il sito archeologico individuato dal progetto è quello di Serra di Vaglio di Basilicata, la comunità interessata è quella dei 20 Comuni dell’area territoriale Alto Basento mentre i destinatari diretti sono i bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni che frequentano gli istituti di scuola primaria dell’area suddetta.

Le azioni previste, oltre alla realizzazione della guida per la fruizione del patrimonio museale dell’area territoriale prescelta e alla presentazione del progetto, seguono uno schema basato su tre momenti: Esposizione dei contenuti storici in classe da parte dei volontari dell’associazione Auser Basilicata; Osservazione sul campo dei materiali, dei reperti, ecc. per consentire agli scolari/studenti di applicare le informazioni ricevute; Esecuzione in classe dei giochi riportati nella guida con l’ausilio dei volontari dell’Associazione Auser Basilicata.

Il progetto è stato reso possibile, oltre che dall’impegno degli anziani e dei volontari Auser, dal contributo finanziario della Regione Basilicata- Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità, dalla collaborazione fattiva del Commissario CM Alto Basento dr Gerardo Ferretti e, soprattutto dalla disponibilità, sensibilità e creatività di due ragazze, Maria Genovese e Maria Emilia Cavaliere, volontarie impegnate nel servizio civile presso la Comunità Montana Alto Basento – progetto “Vivi Grancia” – che hanno realizzato la presente guida alla scoperta del sito archeologico di di Vaglio (PZ): a Maria e Maria Emilia l’encomio e il grazie dell’Auser e dei suoi volontari.

Potenza maggio 2011

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *