Lectio Magistralis professoressa Del Puente

Potenza 01 febbraio 2017.  Nella sede Auser di via IV Novembre a Potenza la professoressa Patrizia Del Puente ha svolto una Lectio Magistralis avente come  tema: “Il tesoro linguistico della Lucania” alla presenza di un numerosissimo pubblico che occupava tutti gli spazi, largamente insufficienti, dell’Aula Magna.

Da quest’anno accademico l’Università Popolare dell’ELibera, affiliata all’Auser,  propone un Corso di Lingua dialettale affidato alla professoressa Crescenzia Maria Lucia. I soci frequentanti il Corso, una cinquanta, sono invitati a portare il proprio contributo facendo riferimento alla lingua parlata nel paese d’origine.

Tutti hanno iniziato ad esercitarsi nella scrittura oltre che nella versione orale del proprio dialetto. In questo sono stati facilitati perché la professoressa Lucia ha adottato un metodo che rende più semplice la produzione di un testo scritto in vernacolo.

Quanto è stato prodotto e tutto quello che verrà elaborato durante le prossime lezioni viene raccolto con l’obbiettivo di realizzare una pubblicazione.

La Lectio della professoressa Del Puente è stata interessantissima e tutti i presenti hanno partecipato attivamente anche chiedendo chiarimenti e precisazioni al momento opportuno.

La professoressa Patrizia Del Puente dell’Università di Basilicata ordinaria di Glottologia e Linguistica è la maggior esperta del settore,  dal 2007 è la responsabile del progetto A.L.Ba. (Atlante Linguistico della Basilicata). Questo progetto è stato sostenuto dalla Regione Basilicata che ha finanziato anche la pubblicazione dei tre volumi già editi e il quarto attualmente in stampa.

I paesi della Basilicata sono 131 ma la ricerca ha messo in evidenza che i dialetti lucani sono molto di più numerosi. Infatti spesso nello stesso paese si sono sviluppati più sistemi linguistici diversi.

Innanzitutto occorre precisare che il dialetto è a tutti gli effetti una lingua con una sua struttura e un suo sistema di regole che ha una dignità pari a quella delle altre lingue a carattere nazionale. E come tutte le lingue anche il dialetto si evolve nel tempo.

L’esperienza di questi anni mette in evidenza come uno studio in cui agli alunni viene proposto lo studio del dialetto locale come si propone lo studio delle altre lingue porta anche una migliore produzione scritta in lingua italiana. Occorre sfatare la falsa credenza che il dialetto sia la lingua degli ignoranti e che il suo uso abituale determina errori ortografici e grammaticali in italiano. Il dialetto ha le sue regole che spesso non si ritrovano nell’italiano, ma anche  l’inglese ha tante regole che non trovano valore nella nostra lingua nazionale.

 Il progetto A.L.Ba. ha evidenziato come sia possibile individuare tre aree linguistiche: 

  • la prima presenta dialetti che trovano radici antichissime nella lingua osca, in uso in epoca antecedente alla diffusione del latino;
  • la seconda con evidenti legami con i dialetti delle regioni del Nord-Ovest d’Italia, in ambiti territoriali corrispondenti alla presenza di Colonie galloitaliche;
  • la terza con dialetti che hanno collegamenti con altre parlate di natura meridionale o addirittura sarde.

Proprio questa ricchezza di lingue locali così diverse fa della Lucania un caso unico in Italia!

Ma il dialetto spesso sostituisce in termini di conoscenza del passato altre testimonianze che  la storia scritta non ci ha tramandato. Il dialetto è la memoria di un popolo e rappresenta la storia e la cultura più profonda nella quale riconoscersi.

Il lavoro di ricerca e l’ampia documentazione contenuta nell’Atlante Linguistico hanno trovato il loro riconoscimento anche al di là dei confini nazionali: in Francia, in Scandinavia e in America.

A breve verrà presentata una proposta di adozione di un sistema grafico che semplificherà la scrittura in vernacolo.

Il progetto ha reso evidente quindi come sia stata infondata la convinzione che la Basilicata presentasse due zone linguistiche: l’una che risentiva dell’influenza della Campania e l’altra dell’influenza pugliese. Anzi è la Lucania che ha influenzato le due regioni vicine con la propria ricchezza linguistica.

La Sorbonne (Parigi) arriva ad affermare che non è possibile studiare le lingue romanze senza aver studiato i dialetti lucani!

Con questa lezione inizia un rapporto più stretto con i ricercatori dell’Università di Basilicata che seguiranno i corsisti dell’Auser a partire dalla prossima lezione di Lunedì 7 febbraio.

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