Work(ers) in progress

Contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

Fondazione CON IL SUD attraverso un bando pubblico ha selezionato 6 iniziative per contrastare caporalato e sfruttamento dei lavoratori stranieri al Sud.

Gli interventi, che saranno sostenuti complessivamente con 2 milioni di euro, offriranno servizi di natura socio-sanitaria e legale e percorsi per favorire l’autonomia economica e l’integrazione sociale.

Due iniziative interessano la Basilicata (province di Matera e Potenza), una la Calabria (provincia di Reggio Calabria), una la Campania (province di Benevento, Napoli, Caserta e Avellino), una la Sicilia (provincia di Caltanissetta) e un progetto a carattere interregionale (province di Caserta, Potenza, Siracusa, Trapani e Caltanissetta).

Le iniziative coinvolgono complessivamente quasi 60 organizzazioni, tra cooperative sociali, associazioni, istituzioni locali, università, fondazioni.

Auser Basilicata è responsabile del progetto Work(ers) in progress che ha come ambiti di intervento: Housing sociale; Immigrazione; Terza età.

Attraverso il progetto si intende sistematizzare le esperienze dei partner ed enti aderenti. Ciascun ente ha realizzato interventi innovativi in un distretto agricolo della provincia di Potenza collaborando nel tempo a geometrie variabili sulla promozione della legalità e del lavoro regolare in agricoltura. Da ciò nasce l’opportunità di razionalizzare in un intervento organico le esperienze dei singoli enti e organizzazioni, attualizzandole.

A titolo di esempio si citano due iniziative portate a termine negli anni scorsi:

  • Auser Basilicata e Flai Cgil Potenza hanno realizzato, per lavoratori stranieri, un percorso formativo e di conoscenza dei diritti e orientamento socio-legale;
  • Legambiente Basilicata ha realizzato ScamBioLogico, la prima green station d’Italia con un supermercato a chilometro zero e uno spazio per eventi e formazione. Alla ristrutturazione del magazzino dello scalo merci della ferrovia hanno partecipato richiedenti asilo che, inseriti in un progetto, hanno potuto apprendere direttamente in cantiere nuove tecniche di costruzione.

Le linee di intervento:

1. Supporto ai lavoratori stagionali stranieri (pratiche burocratiche, assistenza sanitaria, accompagnamento a una decorosa soluzione abitativa, trasporto sociale tutelato)

2. Capacitazione e manutenzione delle competenze (percorsi formativi e di conoscenza dei diritti, accompagnamento all’esigibilità dei diritti del lavoro, orientamento al lavoro e supporto all’individuazione ed emersione delle competenze)

3. Integrazione sociale e di vicinato (auto-organizzazione dei lavoratori,costruzione di realtà associative, interventi della rete Auser su integrazione, multiculturalità e legalità)

4. Costruzione rete territoriale (ricerca azione per la mappatura del territorio di riferimento inter-provinciale, protocolli di intesa tra parti datoriali, organizzazioni sindacali ed ETS per certificazione dei prodotti ….)

Le sperimentazioni previste sono tre:

1 ) quattro tirocini formativi per facilitare la relazione peer to peer con i destinatari;

2) ampliare l’offerta di servizi tradizionali attraverso una consulenza psicologica a cavallo tra la prima e la seconda linea di intervento;

3) verificare la sostenibilità di modelli abitativi innovativi.

Obiettivo generale è la messa a sistema degli interventi dei partner e organizzazioni aderenti nell’ultimo decennio per promuovere legalità e contrasto allo sfruttamento sul lavoro in agricoltura con percorsi lavorativi e di inclusione legali e sostenibili. Si intende istituzionalizzare a livello locale un sistema capace di collaborare in modo coordinato e complementare nella presa in carico dei destinatari proponendo una governance delle misure di integrazione e legalità con l’allargamento della rete in una prospettiva multidisciplinare (collaborazioni interistituzionali e multistakeholders).

L’obiettivo specifico è quello di attivare un ecosistema regionale di attori,competenze, risorse e iniziative che operano in stretta sinergia, teso a sperimentare un diverso modello per intercettare i destinatari, per migliorare l’efficacia e la personalizzazione dei servizi di integrazione socio – economica offerti, basati sull’aumento del coinvolgimento attivo dei destinatari, grazie ad un approccio basato sulla centralità della persona.

Si prevede di raggiungere circa 180 destinatari: lavoratori stagionali impegnati in agricoltura nell’area dell’Alto Bradano. Quest’area, a cavallo tra i Comuni di Palazzo S. Gervasio, Montemilone e Venosa, è stata caratterizzata negli ultimi due decenni da una massiccia presenza di insediamenti, per lo più abusivi, in casolari privi di acqua corrente e di elettricità, di migranti in cerca di occupazione nelle aziende agricole della zona, spesso vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato.

Le modalità di individuazione si baseranno su una capillare azione di informazione messa in atto da un’equipe di operatori di strada che attueranno interventi sul campo, nei casolari e presso il CAMS (Centro Accoglienza Migranti Stagionali) di Palazzo San Gervasio.

Le ricadute delle azioni promosse dal progetto dovrebbero produrre il consolidamento di un sistema composto da diversi attori operanti nella filiera della produzione, commercializzazione, trasformazione e somministrazione alimentare basato su elementi di legalità, inclusione e sostenibilità ambientale.

Tutte le iniziative sono finalizzate a favorire il protagonismo attivo dei lavoratori stranieri, attraverso la proposizione di percorsi per l’autonomia finalizzati all’inclusione sociale che parte dalla possibilità di trovare un lavoro che garantisca condizioni dignitose.

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