Il Circolo di Lagonegro in gita al Pollino

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Domenica 22 giugno un nutrito gruppo di soci del circolo Auser di Lagonegro ha trascorso una piacevole e rilassante giornata nel territorio del Parco del Pollino.

Il gruppo, costituito da soci rappresentanti tutte le età, entusiasti e pieni di energia e voglia di trascorrere una giornata rilassante e divertente, si è riunito alle 7,30 del mattino pronto al viaggio verso Cerchiara di Calabria. Prima tappa del tour è stato il Santuario della Madonna delle Armi, antico eremo arroccato sulle pendici rocciose del versante Calabro del Pollino. Il fascino del luogo ha emozionato i gitanti lucani anche grazie al racconto sentito e passionale della guida che è riuscita a trasmettere il fascino del mistero dell’immagine della Madonna “scolpita” nella pietra sita sull’altare della cappella.

Dalla terrazza del santuario hanno ammirato lo splendido panorama che offre il luogo: lo sguardo si estende dal montuoso entroterra calabrese  sino alle coste ioniche di Sibari.  Simile è lo spettacolo che si gode dalla seconda meta del viaggio, Morano Calabro dove la veduta si allarga tra boschi e distese di verde, corre per colline e valli sino alla costa marina. E l’animo si riempie di gioia, serenità, lode per il creatore di tali bellezze!

Oltre a nutrire l’animo i nostri hanno nutrito il corpo grazie alla bravura del cuoco dell’accogliente agriturismo di Morano che li ha deliziati con uno stuzzicante, gustoso e corposo pranzo basato su antichi e tradizionali piatti locali.

La deliziosa giornata si chiude con un una seria considerazione: viviamo al sud dell’Italia, tra Basilicata, Calabria, Campania, Puglia,  regioni ricche di tesori nascosti, che siano essi castelli, chiese, musei, borghi antichi, tradizioni, riti e costumi del passato. In tante località queste ricchezze sono state rivalutate e vengono conservate con tenacia.

Purtroppo noi cittadini del sud spesso le tralasciamo, anzi, non le conosciamo, non le consideriamo quando dobbiamo spostarci per turismo. Ci rivolgiamo, spesso e purtroppo, a centri lontani. Le attività svolte dalle associazioni come l’Auser possono contribuire a far crescere la notorietà delle nostre terre che, specie se meglio valorizzate, non hanno nulla da invidiare ad altre località italiane.

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